giovedì 31 dicembre 2009

Insalatina gamberi radicchio e pompelmo rosa


Vorrei proporvi un'insalatina sfiziosa che potrebbe aprire le danze per il grande cenone di stasera. 
Certo, è solo per iniziare, poi si fa sul serio!
Anni fa ne ho mangiata una simile in un ristorante e da allora la faccio spesso in varie versioni ma gli ingredienti fissi sono i gamberi saltati in padella e sistemati caldi sopra l'insalata all'ultimo momento e spicchi di pompelmo rosa puliti a vivo, in questa versione ho usato radicchio di Treviso e radiccho variegato di Castelfranco e spicchi di arancia, volendo si può usare finocchio, noci o quello che ci ispira la fantasia.
Buon appetito e 
BUON ANNO A TUTTI

mercoledì 30 dicembre 2009

Financiers e Tour Eiffel!!!



Vi piace la mia "petit tour"? E' stata addobbata (come l'originale, beh, quasi...) con tante lucine e mi ricorda tanto la mia amata Parigi, che volete, ci si deve accontentare! 
E per festeggiarla cosa preparare se non un dolce francese...per me è una novità, l'ho trovato sul blog "Croce  e Delizia" sempre pieno di ottime ricette e foto bellissime, che brava! (qui la ricetta originale)

E' anche un buon modo per usare gli albumi quando rimangono soli soletti.

la ricetta:

175 g di burro fuso, 125 g di zucchero a velo, 100 g di farina di mandorle, 75 g di farina, 6 albumi (o 160 g circa),1 cucchiaio di miele, 1 pizzico di sale, estratto di mandorle amare (io non l'avevo e ho fatto senza ma dev'essere buono),
per chi vuole amarene sciroppate, lamponi o ciliegie

Mescolare le farine,lo zucchero e il sale, unire gli albumi leggermente sbattuti, mescolare bene, aggiungere il miele e alla fine il burro fuso. Il composto è abbastanza liquido.
Riempire degli stampini preferibilmente di silicone oppure imburrati e infarinati per 3/4. Lasciare in frigo per 20 minuti. Intanto accendere il forno (elettrico statico) a 180°C. Infornare e cuocere fino a doratura (circa 20 minuti ma dipende dalla dimensione degli stampini). Io ho messo un'amarena in ogni stampino che ho ritrovato in fondo ai dolcetti ma mi è piaciuta lo stesso!



Per augurarvi un 2010 meraviglioso e pieno di belle novità vi lascio con dei biscottini che più natalizi non si può, in fondo fino alla Befana si può, no?

AUGURI!!!

e grazie a tutti quelli che sono passati di qui o che passeranno...



lunedì 21 dicembre 2009

Lanterna di frolla natalizia

Pensando a quale tipo di centrotavola fare per Natale mi sono venuti in mente i bellissimi biscotti di vetro  visti in giro per blog, qui la ricetta di La Mucca Sbronza,
ed ecco cosa ne è venuto fuori:


una piccola "lanterna" portacandela per la tavola di Natale, mi sembra carina e, soprattutto, mi sono divertita a farla!
Con la ricetta di Muccasbronza ne sono venute due più qualche biscottino, c'è pochissimo zucchero però...

Gli ingredienti:
250g di farina, 125 g di burro, 1 uovo, 1 cucchiaio di zucchero, 40 g di acqua fredda, un pizzico di sale, caramelle colorate

preparare la pastafrolla lavorando prima la farina con il burro e poi aggiungedo gli altri ingredienti.
Formare i vari pezzi aiutandosi con formine di carta e cuocere in forno elettrico a 180°C per circa 10 minuti, a metà cottura mettere al centro delle figure ritagliate pezzettini di caramelle (sia dure che gommose, ho letto in tanti blog versioni diverse). Lasciare raffreddare bene prima di staccarli dalla placca.


 

Seplice ma suggestiva...io adoro le candele!

 

Si potrebbero anche regalare...


partecipo alla raccolta di Anice&Cannella per i regali natalizi home made

e al contest di About Food:

Tanti auguri a tutti!

sabato 19 dicembre 2009

Come l'acqua per il cioccolato

Il titolo è preso pari pari  dal film e credo che voglia indicare due cose assolutamente incompatibili ma, come ci spiega Dario Bressanini nel suo bellissimo blog "Scienza in cucina" nulla è come sembra per uno scienziato sprezzante del pericolo e disposto a verificare di persona le origini e la fondatezza di molte credenze forse date troppo per scontate!
Ho provato la ricetta del "cioccolato Chantilly" derivata da Hervé This (altro scienziato autore di "Pentole & provette", molto interessante, potrebbe essere un'idea per Natale).
Naturalmente ho aggiunto la mia nota personale, invece della semplice acqua ho usato del tea al bergamotto, o earl grey, che dona un inconfondibile e, per me, buonissimo, aroma caratteristico, è il mio preferito.
Come ci spiega Dario ecco come calcolare la dose di liquido per 100 g di cioccolato fondente:
leggere sulla tabella nutrizionale della confezione di cioccolato la percentuale di grassi del cioccolato e usare la formula
grammi di acqua = (percentuale di grassi)*100/34

ecco un riassunto della ricetta:
sciogliere il cioccolato fondente stando attenti a non bruciarlo, togliere dal fuoco e aggiungere l'acqua (nel mio caso tea al bergamotto ma si possono usare anche succhi di frutta o spremute) ed emulsionare bene (agisce la lecitina di soia presente nel cioccolato), mettere in una ciotola raffreddata esternamente con ghiaccio (per far cristallizzare il cioccolato attorno alle bollicine di aria che si formano con la frusta) e lavoriamo con la frusta elettrica per un paio di minuti, è importante non lavorare troppo per mantenere cremosa la mousse.


Ed ecco fatto, avremo una mousse super cioccolatosa, cremosa e delicatamente aromatizzata al bergamotto, a me è piaciuta molto.
Grazie Dario!


Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Susina strega del tè

martedì 15 dicembre 2009

Rose allo yogurt e amarene


Vi propongo questa semplice bavarese ma, secondo me, di grande effetto grazie agli stampini di silicone a forma di rosellina.
Il gusto acidulo dello yogurt si sposa bene con il dolce delle amarene sciroppate e non sovraccarica di calorie un dolce abbastanza leggero (la panna c'è, ma è un dolce, no?).
L'ho dedicato alla mia mamma!

per la bavarese (6 formine):

mettere in ammollo in acqua fredda per qualche minuto 3 g di colla di pesce, scolare dall'acqua, sciogliere in poca acqua calda e unire a 125 g di yogurt bianco.
Montare non completamente 250 g di panna fresca, aggiungere 30 g di zucchero a velo e mescolare delicatamente allo yogurt.
A questo punto versare nella bavarese qualche cucchiaio di sciroppo di amarene e mescolare leggermente lasciando delle screziature di colore, un rosa delicato con sfumature più scure.
Mettere un cucchiaio di sciroppo sul fondo degli stampini e sopra versare il composto, inserire tre amarene all'interno di ogni formina (tot 18 amarene sciroppate Fabbri) e raffreddare nel congelatore.

Sformare le roselline ancora congelate e lasciare circa 30 minuti a temperatura ambiente o un paio d'ore in frigo (meglio metterle subito nei piattini o su tondi di carta forno per trasferirle "in sicurezza" senza disfarle).
Se volete versate un cucchiaino di sciroppo sopra la rosellina per accentuare il colore.

Per le foglie io ho decorato dei "petali" di pandoro con una glassa di zucchero a velo e acqua colorata di verde, ma forse sarebbero più adatti dei biscottini di frolla o delle lingue di gatto.

Che ve ne pare?




Con questa ricetta partecipo al contest di Sorelle in pentola "Amarena Amore Mio":

venerdì 11 dicembre 2009

Tra il sacro e il profano

Proprio così, perché questi biscottini nascono da un mix abbastanza bizzarro: una ricetta del maestro Pellegrino Artusi tratta dal suo libro "La scienza in cucina e l'arte di mangiare bene" manuale pratico per le famiglie, e l'urgenza di provare subito queste formine per biscotti appena arrivati niente di meno che da Hong Kong! Dopo ben due mesi di attesa per la spedizione come resistere al tenero faccino di Hello Kitty, il micetto più famoso del mondo?



Il libro, naturalmente, è più di un classico, e il suo pregio, oltre alle ricette, è che si legge quasi come un romanzo, pieno di commenti e osservazioni con un linguaggio che oggi fa un po' sorridere.
Come non condividere quello che si legge nella prefazione, lo hanno provato tutti gli amanti della cucina, esperti, neofiti e foodbloggers:

" La cucina è una bricconcella; spesso e volentieri fa disperare, ma dà anche piacere, perchè quelle volte che riuscite o che avete superata una difficoltà, provate compiacimento e cantate vittoria."

La mia edizione risale al 1965, era di mia nonna che l'ha passata a mia mamma che l'ha passata a me! Il libro è stato rilegato recentemente tanto era consumato e ci sono gli appunti di mia nonna sulle ricette preferite!


ed ecco la ricetta dell'Artusi:

"n. 570 - Bastoncelli croccanti.
Farina, grammi 150.
Burro, grammi 60.
Zucchero a velo, grammi 60.
Un uovo.
Odore di buccia di limone grattata.
Fatene un pastone senza dimenarlo troppo, poi tiratelo sottile per poter ottenere due dozzine di bastoncelli della lunghezza di dieci centimetri che cuocerete al forno da campagna, entro a una teglia, senza alcuna preparazione. Si possono accompagnare col the o col vino da bottiglia."

Io ho aggiunto un po' di farina (dipende dalla dimensione dell'uovo) e ho lasciato l'impasto per un'oretta in frigo, visto che era un po' morbido. Poi ho usato le formine  e ho cotto i biscotti nel forno elettrico statico  a 180°C per 15 minuti.

I biscotti sono croccanti e poco dolci, ottimi per la prima colazione e, come dice l'autore, con il tè.
E delle formine che ve ne pare?


mercoledì 9 dicembre 2009

Crespelle ai funghi

Le crespelle mi piacciono molto e poi sono comode perché si possono anche fare il giorno prima e scaldare nel forno poco prima di mangiare lasciando la cucina bella pulita! La ricetta delle crespelle è tratta da La Cucina Italiana, ormai più che collaudata, per il ripieno, invece, ho improvvisato, ma non mi sono pentita, anzi. Altre volte ho usato la ricotta ma avendo in casa del brie, ho sfruttato la sua cremosità, comunque il risultato è piaciuto e questo è l'importante.
Tra l'altro può essere un'idea per le feste, se non per Natale, per cui ognuno ha le sue ricette del cuore, magari per capodanno, essendo anche facilmente trasportabili da amici dotati di forno.
A me sono venute 10 crespelle (perfetto perché eravamo in cinque!) dipende, ovviamente, dalla dimensione della padella.




per le crespelle:

250 g di latte
125 g di farina
20 g di burro
2 uova
un pizzico di sale

Mescolare bene con una frusta a mano la farina con 2/3 del latte (freddo), aggiungere le uova, una alla volta, sempre mescolando bene, alla fine il latte rimasto e il sale. Unire il burro fuso (io lo sciolgo nella padella e lo verso nella pastella così ho anche la padella imburrata). Versare nella padella calda con un mestolino e girarla con il polso per formare uno strato sottile e uniforme di pastella, lasciare dorare da entrambe le parti, per girarle uso una palettina di legno. A mano a mano che sono cotte si impilano su di un piatto e si possono conservare in frigo.

ripieno:

Scaldare in una padella con un filo d'olio evo uno scalogno tritato e unire circa 350 g di funghi champignons puliti e tagliati, lasciare rosolare bene.

Fare una besciamella con farina, burro e 250 g di latte e un pizzico di sale (io ho fatto ad occhio), unire dei funghi porcini secchi ammollati in acqua e scolati e passare con il mixer.

Mettere su una metà delle crespelle aperte un po' di funghi, due cucchiaini di besciamella ai funghi, dei pezzettini di formaggio brie e una grattata di parmigiano.

Chiudere a metà e poi ancora a metà formando dei triangoli, sistemare le crespelle ripiene in una pirofila imburrata o oliata, aggiungere la besciamella rimasta, cospargere di parmigiano grattugiato e fiocchetti di burro.
Cuocere in forno a 180°C per 20 minuti.


Buon appetito!

sabato 5 dicembre 2009

Biscottini al limone

Questi biscottini sono piaciuti molto e così, dato che sono stati approvati, ve li propongo.
Ho trovato la ricetta su un librino intitolato "Dolci oggi", preso in edicola chissà quando e archiviato nel mio angolo (non tanto piccolo) delle riviste, libri, ecc. di cucina che frequento quando cerco ispirazione o soccorso quando, magari, ho un ingrediente nuovo o poco conosciuto in casa.



ricetta (per circa 70 biscotti di 4 cm):
 
360 g di farina
200 g di burro
succo e scorza di limone
50 g di zucchero a velo
un pizzico di sale

Lavorare tutti gli ingredienti tranne il succo di limone intridendo bene la farina con il burro, unire un po' di succo di limone, quanto basta per formare una palla omogenea di impasto, lasciare riposare in frigorifero.
Formare i biscotti con uno spessore di circa 7 mm e cuocerli nel forno elettrico statico a 180° per 15-20 minuti.

Quando saranno freddi si possono decorare con una glassa di zucchero a velo e succo di limone (eventualmente un goccio di acqua) e confettini d'argento. Tocco finale: disegnare con uno stuzzicadenti bagnato nel colorante alimentare giallo (io ho usato quello in polvere sciolto in pochissima acqua.

Si potrebbero anche regalare per le feste!

giovedì 3 dicembre 2009

Zuppa di porri e patate con crostino al gorgonzola

Questa ricetta non è certo una mia invenzione, la scrivo soltanto per condividere un piattino leggero e saporito e dare un suggerimento per un accompagnamento sfizioso, un crostino di pane casereccio tostato con un po' di gorgonzola fatto sciogliere leggermente sotto il grill! Slurp! Il gorgonzola è una mia scoperta recente, da bambina l'odore mi faceva scappare, ma adesso, per fortuna, sono di vedute più ampie...

per la zuppa:

Pulire e tagliare a rondelle i porri, fare rosolare in olio evo, aggiungere le patate sbucciate e tagliate a tocchetti, unire del brodo vegetale (o acqua e dado ;-)), fare cuocere 20-30 minuti. Passare col frullatore ad immersione e aggiustare di sale e pepe. Fatto!

E' veramente semplice e veloce, ma per chi ha veramente fretta e fame la versione superveloce prevede di cuocere il tutto nella pentola a pressione, si mette meno acqua e si dimezzano i tempi, in 10 minuti con pezzi di verdura piccoli ed è tutto pronto? Riuscite ad aspettare 10 minuti?
ancora un attimo di pazienza e i crostini sono pronti...buon appetito!

lunedì 30 novembre 2009

Tarte tatin alle pere volpine e sangiovese

Vi ricordate le mie belle pere volpine? Ne ho ancora un po', devo pure farci qualcosa...mentre ci penso le cuocio nel vino rosso, sangiovese, che è la morte loro!
Si lavano bene, si mettono a cuocere con acqua, zucchero, sangiovese (devono essere appena coperte dal liquido), pochi chiodi di garofano e un po' di cannella. Ho fatto cuocere circa 30-40 minuti.
Adesso che ci faccio? Una bella tarte tatin! Perché non usare il vino al posto dell'acqua nell'impasto? Ho tolto le pere cotte, filtrato il liquido di cottura e messo a raffreddare in frigo (è anche dolce e buono buono).



Per la pasta brisèe al sangiovese:
150 g di farina
75 g di burro
3 cucchiai di vino rosso freddo (lo sciroppo di cottura delle pere)
un pizzico di sale

Lavorare velocemente il burro freddo con la farina e formare delle "briciole", unire il vino e formare una palla omogenea, avvolgere nella pellicola trasparente e lasciare riposare in frigo un' oretta.

Intanto tagliare a metà le pere e togliere i semini e la parte dura, io ho usato 14 pere volpine.
Fare un caramello con un po' di burro e abbondante zucchero (ho fatto a occhio) e qualche cucchiaio di vino-sciroppo. Dividere sul fondo di 4 tegliette da 10 cm e sistemare le mezze pere sopra il caramello.

Formare 4 dischi con la pasta brisèe e coprire le pere rimboccando i bordi verso il basso.
Infornare a 180°C per mezz'ora. Lasciare raffreddare qualche minuto e rovesciare quando il caramello è ancora caldo ma non bollente (altrimenti o vi scottate o si attacca il caramello alla teglia), sono buone tiepide!


Con questa ricetta partecipo al concorso più morbido del web di "un tocco di zenzero" con il contributo delle Fattorie Fiandino, categoria dolce.




sabato 28 novembre 2009

Croissant e pain au chocolat, esperimenti e pasticci

E vai! ci sono riuscita! Ho fatto i croissants.
Era da un po' che guardando il fantastico blog "Anice & Cannella" fantasticavo di provare la sua ricetta del croissant e, finalmente, mi sono buttata. Tempo fa neanche avrei pensato di provare ma viste tutte le foto così dettagliate mi sono detta: perché no? E poi ricordavo i meravigliosi pain au chocolat gustati a Parigi e ho pensato di usare lo stesso impasto per farli, ho studiato anche l'ultima ricetta per fare bene le pieghe, insomma mi sono documentata!
Non sto a ripetere tutto perché è spiegato veramente bene.
Naturalmente non poteva andare tutto liscio, una vera pasticcera pasticcia sempre un po'...mi raccomando usate teglie con il bordo, io ho usato quelle piatte e mi è colato il burro fuso sul fondo del forno, non vi dico il fumo! Ho spalancato le finestre ma era piuttosto freddino, tra un giro e l'altro di sfoglia e la lievitazione ho infornato poco prima di mezzanotte...C'è ancora puzza in cucina!
Mi sono fatta perdonare dal maritino stamattina a colazione quando ce li siamo pappati (dovere di cronaca): soddisfatta!
Che ve ne pare?


Migliorabili ma come prima volta non mi lamento.
(visto il piattino e la tazza? Sono già in clima natalizio)
I pain au chocolat sono venuti giganti, ma a qualcuno non è dispiaciuto.

Colazione perfetta! Tea earl grey, il mio preferito, nella mia "taz d'or" (pronuncia alla Fiorello che imita Carlà, dite che è volgare una tazza d'oro?) presa a Parigi qualche anno fa dal mitico Fauchon, pasticceria stupenda, dove avrei comprato di tutto. Ah, Paris!!!

Ecco un po' di foto




 


mercoledì 25 novembre 2009

Cioccomorbidosi alla pera volpina



Sì, il nome non è il massimo, è che pensando al titolo da dare a questo post mi è sembrato che rendesse bene l'idea.
Per chi non la conosce la pera volpina è uno di quei famosi "frutti dimenticati", quelli che una volta crescevano nei cortili o nei campi e che essendo piccoli e bruttini non si è più avuto interesse a coltivare ma che ora sono giustamente rivalutati sia per il valore storico che gastronomico. Non voglio fare la foodblogger ricercata, semplicemente qui in Romagna c'è una grande attenzione a questi frutti e persino diverse sagre, è così che mi sono imbattuta in un queste delizie e ho dovuto comprarle! 
Di solito si mangiano cotte nel vino ma, naturalmente, ho voluto provare qualcosa di diverso e non mi dispiace, del resto al cioccolato non si resiste...
Per la base ho utilizzato una ricetta de La Cucina Italiana, costante fonte di ispirazione, modificandola un po'.

Ricetta per 6 tortini:
Pulire bene 6 pere volpine senza sbucciarle e cuocerle 5 minuti nel microonde.
Fare raffreddare e incidere il fondo togliendo il torsolo (ma non troppo che altrimenti non rimane nulla, sono piccine).
Intanto fondere insieme a bagnomaria 130 g di cioccolato fondente, 60 g di burro e 60 g di zucchero semolato. Togliere dal bagnomaria e montare con le fruste elttriche per alcuni minuti, si raffredda e si gonfia il tutto.
Con un cucchiaio unire 2 rossi d'uovo, 16 g di farina e 2 albumi montati a neve, amalgamare delicatamente e versare negli stampini imburrati e rivestiti di zucchero di canna. Inserire le pere lasciandone fuori un pochino.
Cuocere nel forno elettrico statico a 180°C per 20-25 minuti.

ed ecco la sezione:

A presto

 

sabato 21 novembre 2009

Bavarese 3 su 5

Eccomi qua con un dolce inedito, come promesso a CorradoT per il suo contest 3 su 5, mi sono spremuta le meningi per inventarmi un dolce con gli ingredienti proposti, devo dire che, come al solito, le mie "cavie" non hanno fatto molti complimenti e se la sono pappata tutta...buon segno? penso di sì! A voi l'ardua sentenza...
 
ecco la ricetta per una torta di 18 cm:

per la pasta biscotto:
montare bene con le fruste elettriche 1 uovo intero con 40 g di zucchero semolato, il composto deve diventare gonfio e molto chiaro, aggiungere 40 g di farina setacciata e 40 g di mandorle tritate finemente e mescolare con una frusta a mano delicatamente, sistemare su una placca coperta di carta da forno e formare un cerchio largo poco più di 18 cm, infornare a 180°C per 15 minuti.
Lasciare raffreddare e tagliare della misura giusta per la tortiera (io uso un anello d'acciaio per bavarese estensibile, comodissimo!).
Bagnare con uno sciroppo di acqua e zucchero un po' di liquore amaretto.

per la gelatina di cachi:
ricavare 150 g di polpa di cachi da due frutti e passarla al setaccio , aggiungere 2 cucchiai di acqua e 50 g di zucchero semolato, scaldare sul fuoco e unire 2 g di gelatina in fogli fatta ammollare in acqua fredda. Mescolare bene per sciolgliere la gelatina. Fare raffreddare e versare in un recipiente da 16 cm rivestito di pellicola trasparente (io ho usato un altro cerchio da bavarese sopra un piatto più grande), livellare e mettere nel congelatore.

per la bavarese alla zucca:
lessare 80 g di polpa di zucca pulita (anche al microonde), frullare il tutto. Montare non completamente (deve rimanere un po' lenta) 125 g di panna fresca con 30 g di zucchero a velo, unire alla purea di zucca e a 2 g di colla di pesce ammollata in acqua e sciolta in un cucchiaio di liquore amaretto caldo. Mescolare delicatamente e versare nello stampo sopra la pasta biscotto bagnata.
Mettre in frigo per un po'.

per la bavarese alle castagne:
frullare 80 g di castagne lessate e pelate (vedi qui), mescolare con 125 g di panna fresca montata non completamente con 30 g di zucchero a velo. Unire 
2 g di colla di pesce ammollata in acqua e sciolta in un cucchiaio di liquore amaretto caldo. Mescolare delicatamente.

A questo punto togliere la gelatina dal congelatore e adagiarla sopra la bavarese di zucca, sopra questa versare la bavarese di castagne, livellare bene e mettere in frigo a raffreddare (o nel congelatore se avete fretta o se volete mangiarla fra qualche giorno).



 L'ombra che si vede dentro lo stampo sono delle strisce di acetato che servono a formare dei bordi belli lisci e a sformare facilmente la bavarese (si possono ottenere da semplici fogli di acetato che sono le copertine trasparenti leggermente rigide che si trovano in cartoleria).

Per la presentazione ho fatto una coulis di cachi:
passare al setaccio la polpa di un cachi maturo, mescolare con tre cucchiai di zucchero, scaldare sul fuoco e sciogliere 1 g di gelatina ammollata, lasciare raffreddare e versare sulla torta. Decorare a piacere e offrire agli ospiti!

Particolare della fetta di torta con giochi di trasparenza: (!!!)


e per apprezzare gli strati:


Spero vi sia piaciuta.
A presto!

Con questo dolce partecipo al contest di Ambra "la piccola bottega di campagna" di novembre in collaborazione con Malvarosa edizioni.

martedì 17 novembre 2009

Tempo di castagne


Vorrei condividere con voi questo momento di goduria, le caldarroste! Quanto mi piacciono...da bambini era un rito, prima si faceva un bel taglio dal lato della pancia, poi si sistemavano bene nella padella forata, poi si controllavano e si rigiravano per non farle bruciare mentre in casa si diffondeva quell'aroma tipico che a me piace tanto, che ti faceva immaginare di avere il caminetto acceso, che fa tanto inverno, anche se in realtà non c'era...poi si facevano riposare nella carta di giornale chiusa bene e avvolta in un paio di strofinacci, l'attesa faceva crescere il desiderio, poi, finalmente, si apriva il cartoccio! Le castagne erano ancora calde ma non troppo e si faceva a gara ad aprirle più in fretta per mangiarne di più...che buone!
Ora me le gusto ancora con quell'attesa ma anche con un bel bicchiere di vino, e quale se non una bella Cagnina di Romagna dolce: abbinamento perfetto!

sabato 14 novembre 2009

Bicchierini di montblanc



Carini vero? E buoni... Non ho mai avuto il coraggio di fare il mont blanc, mi frenava la fatica di sbucciare tutte quelle castagne calde! Ma avendo già coraggiosamente affrontato il cimento per i tortelli (vedi post!) ed essendone avazate un po', ho improvvisato questi bicchierini per una fine cena in stagione e deliziosa.
Ho schiacciato le castagne lesse e le ho amalgamate con un po' di marsala (non avendo il rum) e di cacao in polvere. Ho passato il tutto con lo schiacciapatate e ho raccolto gli "spaghetti" dentro i bicchierini cercando di lasciarli morbidi, poi ho sciolto un po' di cioccolato con un goccio di panna (si può fare al microonde e poi mescolare bene) e ne ho versato un strato leggero sopra le castagne. Alla fine un bel ciuffo di panna montata zuccherata e una spolverata di cacao.

giovedì 12 novembre 2009

Crumble pere e cioccolato

Girovagando per la rete ho trovato questa ricetta e non ho potuto fare a meno di provarla, è facile, veloce e anche poco calorica! Cosa volete di più? Certo che le sue foto sono bellissime! Chissà se un giorno migliorerò un pochino...
Ho adattato un pochino le dosi.


per quattro porzioni:
Mescolare 50 g di farina con 50 g di zucchero di canna, un cucchiaio di cacao non zuccherato e un pizzico di sale. Unire 40 g di burro a pezzettini e lavorare formando un briciolame. Lasciare riposare in frigo.
Sbucciare 2 pere (o di più a seconda dei gusti e delle dimensioni dei vostri ramequins) e ridurle a dadini con i quali riempire quattro ramequins quasi fino all'orlo. Dividere l'impasto sopra le pere premendo delicatamente.
Infornare a 180°C per 15-20 minuti.
Tiepidi sono buonissimi!

martedì 10 novembre 2009

Biscottini al cacao e gelatina di melagrana

Questa ricetta l'ho trovata su una vecchia rivista, l'ho provata e mi è piaciuta molto, era prevista la confettura di fragole ma avendo appena fatto una gelatina di melagrane di cui vado molto fiera (soprattutto per il tempo che ci vuole) ho usato quella.

per 20 biscottini:
in una ciotola mettere 100 g di burro in piccoli pezzettini (anche freddo) e unire 120 g di farina e 20 g di cacao, lavorare con le mani in modo da formare un briciolame, aggiungere un turlo e 50 g di zucchero semolato, lavorare e formare una palla. Avvolgere nella pellicola trasparente e lasciare in frigo una mezz'ora.
Con l'impasto formare delle palline grosse come noci, appiattirle leggermente e porre sulla placca del forno. Formare un incavo al centro (si può usare il manico di un cucchiaio di legno e allargare un poco).

Cuocere in forno preriscaldato a 180°C per 15 minuti.

Quando saranno freddi dare una spolverata di zucchero a velo, poi riscaldare un po' di gelatina e versare negli incavi, lasciare solidificare e mangiare!

per la gelatina:
sgranare circa 1200 g di frutti interi, schiacciare i chicchi (io ho usato uno schiacciapatate e poi un colino), filtrare, ho ottenuto circa 600 g di succo.
Pesare 300 g di zucchero semolato e amalgamare con mezza busta di Fruttapec 2:1, versare il tutto in una pentola d'acciaio e mettere sul fuoco. Contare 3 minuti da quando bolle e fare la prova del piattino per la consistenza. Spegnere e mettere nei vasi sterilizzati (fatti bollire ben coperti d'acqua per 10 minuti), incoperchiare, lasciare riposare capovolti 10 minuti poi rimetterli dritti e far raffreddare.
E' meglio usare vasetti piccoli, a me ne sono venuti tre.
Non è bellissima? Un colore rubino che la fa preziosa.

lunedì 9 novembre 2009

Tortelli 3 su 5

Questa ricetta mi è balenata in mente grazie al concorso di CorradoT Contest "3 su 5", le ricette devono avere come ingrediente principale almeno tre di quelli suggeriti: zucche, castagne, cachi, funghi e cavolo nero.
Io ho scelto tre ingredienti: zucca, castagne e funghi.
Lo ringrazio per lo stimolo che mi ha dato, mi ha fatto venire voglia di sperimentare e anche se ci ho messo tutto il sabato pomeriggio mi sono divertita. Ero anche ansiosa di assaggiare il mio esperimento e devo dire che a me è piaciuto molto e anche alle mie coraggiose cavie!
Ed ecco la ricetta:

per la pasta all'uovo e zucca:
cuocere al microonde circa 70 g di zucca già pulita, lasciarla intiepidire e frullare con un cucchiaio di farina.
Disporre sulla spianatoia la farina a fontana con 200 g di farina per pasta fatta in casa e 50 g di manitoba, un pizzico di sale, un goccio d'olio, due uova intere e la zucca frullata, lavorare e se serve aggiungere farina o acqua (a seconda delle dimensioni delle uova). Lavorare per formare una palla liscia e omogenea e lasciare riposare sotto una ciotola.


per il ripieno:
lessare nella pentola a pressione (coperte a filo da acqua) 250 g di castagne intere incise con un coltellino sui lati della punta, calcolare 10 minuti dal fischio. Sbucciare le castagne ancora calde e togliere la buccia e la pellicina interna, non importa se si disfano, andranno tritate.
Tagliare le castagne in piccolissimi pezzi con il coltello, unire 100 g di ricotta (io avevo ricotta di bufala, l'ho vista al supermercato e ho voluto provarla), un albume, tre cucchiai di parmigiano grattugiato, sale e pepe. Lavorare con un cucchiaio, in questo modo le castagne si riducono in crema ma lasciare qualche pezzettino più grosso.

A questo punto stendere la pasta (io ho usato la macchinetta di mia mamma), fare delle palline con il ripieno, bagnare i bordi della pasta con un po' d'acqua e chiudere i tortelli, adagiarli su vassoi con abbondante farina.
come vedete li ho fatti io con le mie manine!

per il condimento:
mettere a bagno in poca acqua un po' di funghi porcini secchi.
Scaldare un po' d'olio d'oliva in una padella capiente con uno spicchio d'aglio sbucciato e leggermente schiacciato, versare circa 250 g di funghi champignon tagliati a fettine e rosolare per alcuni minuti, aggiungere i funghi porcini ammorbiditi tagliati a pezzettini e l'acqua dove hanno riposato facendo attenzione a non scuotere il recipiente per non versare la sabbia e il terriccio che rimangono sul fondo. Togliere l'aglio.
Quando sono cotti tritare direttamente nella padella con un frullatore ad immersione lasciando circa metà funghi interi, unire qualche cucchiaio di panna fresca, una grossa noce di burro, sale  e pepe.

Lessare i tortelli pochi minuti in abbondante acqua salata, raccoglierli con un mestolo forato e buttarli nella padella con i funghi e mescolare bene!

Buon appetito!

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