martedì 24 dicembre 2013

Buon Natale!


Buon Natale a tutti voi!
Che sia sereno e come lo volete davvero!

lunedì 23 dicembre 2013

Sformatini di sedano rapa in salsa speziata


Natale è alle porte e il menù deciso ma se avete ancora qualche dubbio sull'antipasto questi sformatini sono l'ideale. Amo gli sformatini di verdure, in versione individuale sono molto chic ed essendo veloci e versatili sono un jolly in cucina. A casa mia sono serviti anche come secondo piatto dopo un primo di sostanza e sono adatti ai vegetariani, insomma li adoro.
Questa ricetta viene dalla "Cucina Italiana" del dicembre 2005, leggermente adattata.
Vi auguro buoni preparativi e per gli auguri aspetto domani!

Sformatini di sedano rapa con salsa speziata:

800 g circa di sedano rapa da pulire,
200 g di panna fresca,
4 uova,
parmigiano grattugiato,
burro,
sale,
pepe,
noce moscata.
Pelare il sedano, sciacquarlo e tagliarlo adadini, lessare a vapore circa 10 minuti. Lasciare intiepidire, frullare insieme alle uova, il sale e il pepe. Unire la noce moscata grattugiata, 3 cucchiai circa di parmigiano grattugiato e aggiustare di sale.
Imburrare bene una decina di stampini di alluminio usa e getta (potete usare anche stampi di ceramica o di silicone), distribuire il composto tra gli stampini (a me ne sono venuti nove, dipende dagli stampi e dagli ingredienti). Cuocere in forno caldo a 180°C per circa 30 minuti. Sfornare e lasciare intiepidire.

Per la salsa:
300 g di panna fresca,
2 tuorli,
1 scalogno,
vaniglia,
cannella in polvere,
burro,
sale,
pepe.

Soffriggere nel burro a fuoco basso lo scalogno tritato, unire la panna, il sale, il pepe, la cannella, un pochino di semi di vaniglia (io li ho omessi), tutto a piacere senza eccedere. Lasciare sobbollire per ridurre un pochino, unire i tuorli, mescolare bene tenendo il fuoco basso fino ad ottenere una vellutata, filtrare e servire sugli sformatini con una macinata di pepe.


mercoledì 18 dicembre 2013

Cappelletti romagnoli


 
Oggi vi sorprendo con un piatto salato!
Questa deliziosa pasta ripiena a forma di cappello (di Napoleone o del prete non si sa), è molto famosa e come ogni piatto tradizionale varia da famiglia a famiglia, da zona a zona.
Io ho imparato questa ricetta da mia suocera e visto che mio marito (romagnolo doc) li mangia da sempre e li ha apprezzati anche nella mia versione, mi sento rassicurata e ve la trasmetto!
Il ripieno tipico ravennate è di solo formaggio ma si trovano anche con carne e formaggio (come nella ricetta dell'Artusi). 
Cotti e serviti in brodo di cappone secondo la tradizione sono di rigore a Natale (e sono i miei preferiti) ma si trovano spesso conditi con il ragù di carne o con altri condimenti. Le "azdore" (in dialetto le massaie, reggitrici della casa) tagliavano dei dischetti di sfoglia ma io trovo più pratico il quadrato. Per un sapore più deciso c'è chi preferisce abbondare con il parmigiano rispetto al formaggio morbido e chi aggiunge buccia di limone al ripieno.



Cappelletti romagnoli (ravennati)

per la pasta:
300 g di farina,
3 uova,
un goccio di olio evo.
per il ripieno:
150 g di ricotta o raviggiolo (o un misto dei due),
120 g di parmigiano,
1 uovo,
noce moscata a piacere.
Per il ripieno mescolare tutti gli ingredienti e tenere da parte (le dosi sono indicative, a seconda del formaggio, della dimensione dell'uovo e del gusto personale variare a piacere).
Impastare sulla spianatoia tutti gli ingredienti e lavorare bene l'impasto fino a renderlo liscio ed omogeneo, coprire con una ciotola e lasciare riposare una mezz'ora. Tirare la sfoglia con il mattarello o con la macchina per la pasta in una sfoglia non troppo sottile.
Tagliare dei quadrati di circa 4-5 cm di lato, inserire al centro il ripieno e ripiegare la pasta dando la tipica forma del cappelletto, se la pasta si secca troppo inumidire leggermente i bordi.

per il ragù (anche qui quantità indicative):
350 g di carne macinata mista di bovino e maiale,
200 g di salsiccia di maiale,
1 costa di sedano,
1 carota,
1cipolla o 3-4 scalogni,
un bicchiere di vino rosso,
passata di pomodoro (1 o 2 bicchieri),
50 g di concentrato di pomodoro,
olio evo,
sale,
pepe.

Preparare un soffritto con le verdure tagliate a dadini piccoli e appassire in olio evo, aggiungere la carne e rosolare qualche minuto, sfumare con il vino e lasciare asciugare, aggiungere il concentrato di pomodoro e la passata e continuare la cottura aggiungendo dell'acqua se necessario, aggiustare di sale e pepe.


lunedì 16 dicembre 2013

Torta invernale


Torta invernale mi sembra il nome più adatto, anche natalizia ma più per le palline dell'albero che mi sono divertita a mettere in posa. Volevo una bella presentazione e una scusa per usare il mio stampino a forma di fiocco di neve e ho scelto un semplice e luminoso bianco neve, ma l'interno non vi deluderà: guinness cake con ganache di cioccolato bianco al caffè. L'insieme mi è piaciuto moltissimo, l'interno leggermente affumicato e poco dolce della birra e del caffè smorzano la dolcezza della pasta di zucchero che sostituisce la glassa, in questo caso. Inoltre la guinness cake è la base ideale per la pdz, non necessita di bagna perché rimane naturalmente umida e leggera all'interno, e anche il contrasto cromatico tra interno ed esterno è d'effetto. Per me approvata!
La ricetta è la solita, adattata per uno stampo da 18 cm e 3 uova.

Torta invernale, Guinness cake con ganache di cioccolato bianco al caffé:

300 ml di birra Guinness,
3 uova,
250 g di zucchero di canna,
170 g di farina 00,
170 g di burro,
70 g di cacao amaro,
1 cucchiaino di lievito per dolci.

Lavorare il burro morbido con lo zucchero, unire le uova una per volta. In un recipiente diverso lavorare la birra con il cacao togliendo i grumi, versare poco per volta nel composto con le uova, unire la farina e il lievito, mescolare bene e cuocere in forno già caldo a 180°C per circa 1 ora o poco più.
Lasciare raffeddare e sformare.

Ganache al cioccolato bianco e caffé:
200 g di cioccolato bianco,
100 ml di panna fresca,
2 cucchiaini di caffé solubile.

Tagliare il cioccolato a pezzetti piccoli con un coltello e riunire in una ciotola resistente al calore. Portare a ebollizione la panna e versarvi il caffé solubile, mescolare bene e versare sul cioccolato, mescolare con un cucchiaio per sciogliere tutto il cioccolato, lasciare raffreddare bene, conservare in frigo una mezz'oretta. Quando la torta sarà fredda montare la ganache con una frusta a mano.

Tagliare a metà la torta, spalmare due cucchiai circa di ganache sul primo disco, ricomporre la torta col secondo disco, ricoprire tutta la superficie con il resto della ganache e conservare in frigo. Quado sarà ben fredda e indurita, ricoprire con la pasta di zucchero stesa non troppo sottile, decorare con i fiocchi di neve e un bel nastro.


venerdì 13 dicembre 2013

La concio per le feste?


L'albero è addobbato, il presepe illuminato e pieno di pecorelle e pastori, il menù abbozzato, i regali quasi pronti (bisogna lasciare qualcosa indietro, non si può mica farsi trovare prontissimi e puntuali con tutto!), le luci illuminano la notte a intermittenza (e con le nebbie di queste parti le terrei tutto l'inverno), è il momento di godersi il periodo con qualche decorazione speciale, un dolcetto semplice ma trasformato e conciato per le feste   :-D
Ho trovato questa idea su un vecchio numero de "La cucina italiana", ho un sacco di numeri natalizi, i miei preferiti, e me li sfoglio a turno, e nonostante questo ne compro ancora! Ditemi che lo fate anche voi...
Per la torta base ho usato una ricetta di "Sac à poche", adattando le dosi a uno stampo di 18 cm, la tenerina è una torta originaria di Ferrara, semplice e golosa, l'ho resa gluten free con della farina di riso.
Con questa ricetta partecipo volentieri al 100 % Gluten Free (fri)Day:



E buona Santa Lucia a tutti!

Tenerina al cioccolato

140 g di cioccolato fondente,
65 g di burro,
3 cucchiai di zucchero,
2 cucchiai rasi di farina di riso,
2 uova.

per la decorazione:
cioccolato bianco (approvato dal prontuario),
burro,
panna fresca,
poco cioccolato fondente o al latte,
marzapane,
confetti colorati (solo se gluten free).

Sciogliere a bagnomaria o al microonde il cioccolato tagliato a pezzetti, unire il burro morbido, mescolare e lasciare raffeddare. Separare i tuorli dagli albumi, accendere il forno a 160°C, montare i tuorli con lo zucchero, unire il cioccolato con il burro, unire la farina di riso. Montare a neve ferma gli albumi e unire delicatamente all'impasto. Versare in una tortiera da 18 cm imburrata (per me di silicone) o rivestita di carta forno. Cuocere a 160°C per circa 20 minuti.
Lasciare raffreddare. Tagliare in fette e ricoprire con il cioccolato bianco sciolto a bagnomaria con un pochino di burro e panna.
Decorare con cioccolato al latte, confetti e una stella di marzapane dorata con colorante alimentare.

Note: le decorazioni sono a rischio glutine, leggete bene le etichette, nel dubbio evitate, al posto dei confetti colorati si possono usare mandorle e nocciole.



giovedì 5 dicembre 2013

...è scoccata L'ORA DEL paTE'


Ed eccoci al grande giorno, dalla magnifica avventura dell'MTChallenge è nato un libro bellissimo e altri ne seguiranno. Siamo tutte emozionate perché, oltre ad essere un libro bellissimo con tantissime ricette, potremo essere di aiuto collaborando e sostenendo una fondazione che aiuta i bambini. Un grande progetto coordinato da Alessandra Gennaro con il contibuto delle nostre ricette ideate per la sfida più divertente e creativa del web, l'MTChallenge.
Un libro ideale come regalo di Natale. I disegni di Roberta lo rendono originale e innovativo, potrete trovarci 41 ricette di paté, 8 di burri composti, 33 fra pani e crackers, grissini, muffins, scones chips e tutto quanto fa 17esima sfida dell'MTC.
Cosa aspettate? Ordinatelo subito!   :-D

  
pagine: 144
costo: 18,00 euro
casa editrice: SAGEP EDITORI- Genova
illustrazioni di RobertaSapino
fotografie di Sabrina de Polo
41 ricette di paté, 8 di burri composti, 33 fra pani e crackers, grissini,muffins, scones chips e tutto quanto fa 17esima sfida dell'mtc.


 
Con questo libro, la community dell'MTChallenge sostiene il progetto “cuore di bimbi,della Fondazione“aiutare i bambini”: nata nel 2000, per iniziativa dell'ingegner Goffredo Modena, la fondazione si propone di  dare un aiuto ai bambini poveri, ammalati, senza istruzione, che hanno subito violenze fisiche o morali e garantire loro l'opportunità e la speranza di una vita degna di una persona, nel mondo e in Italia. Sono 71 i Paesi del Mondo in cui  la Fondazione interviene, realizzando progetti mirati, concreti, nati per rispondere a emergenze reali e portati avanti con abnegazione, serietà e competenza. Fra questi, appunto, c'è “cuore di bimbi”, attivo dal 2005 in 10 Paesi, che ha permesso ad oggi di salvare la vita a 857 bambini altrimenti condannati da gravi cardiopatie congenite, con esiti spesso letali.
La Fondazione opera nella più assoluta trasparenza, nella convinzione che sia doveroso certificare  ogni voce con la massima chiarezza, in un dialogo continuo che unisce chi è desideroso di fare del bene con chi ha la possibilità di farlo in modo concreto, rispettoso e consapevole di muovere nella stessa direzione: quella dell'aiuto alle tante vittime di questo mondo, rese ancora più indifese dall'essere bambini.
Da oggi, anche noi remiamo con Goffredo, con Sara e con gli oltre mille volontari sparsi sul territorio italiano - e lo facciamo con questo libro che è il primo tassello di quella che ci auguriamo possa essere una collaborazione duratura e proficua.

Tutte le copie de L' ORA DEL paTE' contribuiscono alla campagna “cuore di bimbi”, in base ad un progetto che è nato contemporaneamente al libro e si è sviluppato in parallelo: potete trovarle in tutte le librerie d'Italia, su amazon e su Ibs, sul sito della casa editrice e, soprattutto, sul sito della onlus, a questo indirizzo http://www.aiutareibambini.it/oradelpate.


giovedì 28 novembre 2013

Biscottini di maionese, quelli famosi

Sembrerà incredibile ma non avevo ancora provato questi biscotti. La ricetta viene da Stefania, la famosa "Arabafelice", fonte di tantissime ricette veloci, golose e anche "furbe". La curiosità viene subito risvegliata quando si legge che la maionese è tra gli ingredienti per dei biscotti dolci e il risultato non delude, leggeri e fragranti. Ho colorato metà dell'impasto con del cacao per renderli ancora più golosi e creare un "abbraccio" virtuale (ricordano certi biscotti industriali) con Stefania e con tutti i bloggers che in tanti anni mi hanno fatto scoprire ricette curiose, infallibili, e sempre nuove, ricette che mai avrei immaginato di provare e gustare, il web è pieno di stimoli e di persone generose che amano condividere come Stefania con il suo blog leggero e ironico ma mai superficiale.
Ottima ricetta anche in previsione del Natale quando noi bloggers aumentiamo a dismisura la produzione di biscotti.    :-D 

Biscotti di maionese

(da Arabafelice)

270-290 g di farina 00,
100 g di burro,
90 g di maionese,
40 g di zucchero,
20 g di cacao amaro (aggiunta mia).

Tagliare a dadini il burro freddo, aggiungere lo zucchero e lavorare con le fruste elettriche per pochi minuti fino ad ottenere una crema. Unire la maionese e lavorare con una spatola, non più con le fruste. Successivamente unire a poco a poco la farina, le dosi sono indicative, bisogna ottenere un impasto morbido ma non appiccicoso. Prima di aggiungere tutta la farina dividere in due l'impasto e a una metà unire il cacao, lavorare con le mani e unire farina se necessario, completare anche l'impasto bianco, avvolgere nella pellicola e conservare in frigorifero circa 20 minuti.
Scaldare il forno a 190°C. Formare i biscotti unendo due piccoli salsiccioti, uno al cacao e uno semplice.
Volendo passare i biscotti nello zucchero prima di metterli sulla placca. Passare le teglie in congelatore per circa 30 minuti (io non l'ho fatto, non ci stava) e infornare nel forno caldo per 12-13 minuti. Lasciare sulle teglie  senza toccare i biscotti che si solidificano raffreddandosi. Conservare in una scatola di latta.

Nota: come suggerisce Stefania con parte dell'impasto ho usato una sparabiscotti, ho formato un cilindro unendo i due colori e l'ho inserito nel tubo ottendo dei biscotti bicolore.

Con questo post partecipo al giveaway di Stefania.



martedì 26 novembre 2013

Torta di marroni e cioccolato con riduzione di cagnina per l'MTC


Ancora castagne, ancora MTC, eh già, come resistere al tema del mese? Le amate castagne sono finite in un altro dolce. Avevo pensato a qualcosa di salato, e di sicuro proverò qualche ricetta fra quelle proposte dalle altre partecipanti, perché davvero questo mese ce ne sono moltissime da provare ma, per quanto mi riguarda, alla fine il dolce vince sempre, e che dolce sia!
Questa ricetta viene da un librino allegato a Cucina Moderna "Dolci francesi" di Laura Washburn, molto rilassante da sfogliare per le bellissime foto e i dolci deliziosi, ho adattato leggermente la ricetta aggiungendo della farina di castagne nella pasta brisée e ho accompagnato con una riduzione di cagnina, un vino novello romagnolo che è tradizione bere insieme alle caldarroste.



Torta di marroni e cioccolato con riduzione di cagnina:

per la pasta brisée:
120 g di farina 00,
80 g di farina di castagne,
100 g di burro freddo,
2 cucchiai di zucchero a velo,
un pizzico di sale,
1 o 2 cucchiai di acqua fredda.

Lavorare con le dita il burro a pezzetti insieme alla farina, allo zucchero e al sale, unire poco per volta l'acqua fino ad ottenere un impasto omogeneo e non troppo morbido, avvolgere con pellicola alimentare e conservare in frigorifero almeno 30 minuti.
Stendere la pasta brisèe e foderare uno stampo, coprire l'interno con carta forno ricoperta di legumi secchi e cuocere in forno statico a 180°C per 10 minuti, togliere i legumi e la carta e infornare di nuovo per altri 10 minuti.

per il ripieno:
200 g di castagne lessate e pulite,
200 ml di panna fresca,
3 cucchiai di burro (circa 30 g),
100 g di cioccolato fondente,
1 uovo.

Sciacquare le castagne, incidere la buccia con un taglio a croce sulla parte appuntita, lessare per circa 30-40 minuti, sbucciare le castagne ancora calde. Pesare 200 g di polpa di castagne pulita, versare in un recipiente alto e stretto e unire la panna, frullare con un frullatore a immersione o usando un frullatore.
Sciogliere il cioccolato a pezzetti al microonde o a bagnomaria e unire il burro, mescolare bene e unire alla purea di castane, unire l'uovo e sbattere il tutto, versare all'interno del guscio di pasta brisée, cuocere in forno già caldo a 200°C per circa 20 minuti. Lasciare raffreddare. Decorare con marron glacé e la riduzione di cagnina.

per la riduzione di cagnina:
1 bicchiere di cagnina,
1 cucchiaino raso di fecola di patate o di mais.

Far bollire in un pentolino il vino fino a ridurlo di circa la metà in volume, unire la fecola stemperandola bene e togliere dal fuoco. Si addensa raffreddando quindi non esagerare con la fecola. Se occorre passare al setaccio.

Note: se si sostituisce la farinna 00 con farina di riso la torta diventa gluten free perché le castagne sono naturalmente prive di glutine.


giovedì 21 novembre 2013

Torta alla birra di castagne e mascarpone


Ed eccomi alla seconda proposta per l'MTChallenge di novembre. Sapevo che Serena avrebbe scatenato una invasione di ricette e la ringrazio perché finalmente ho avuto l'occasione di preparare questa torta che è da molto tempo nella mia testa, sin da quando, bevendo una birra di marroni di una birreria artigianale sull'Appennino (la birra Lom del birrificio Cajun di Marradi), ho fatto due più due pensando alla famosa Guinness cake e chiedendomi come sarebbe stata una torta con birra di castagne e farina di castagne. Ma la birra in questione non è così facile da trovare, e l'idea è rimasta nel cassetto. Poi, all'improvviso, una gita a Brisighella dove mi trovo davanti proprio quella birra, subito dopo una visita ai parenti che mi regalano  la birra Pietra della Corsica, quella con le castagne, che mi era piaciuta tanto e di cui avevo parlato con entusiasmo sapendo del loro imminente viaggio in Corsica (non ho dei parenti deliziosi?). Nel mese dell'MT sulle castagne non dovevo aspettare altri segni e finalmente la torta è fatta e mangiata, a me è piaciuta, provatela!   :-)



Torta alla birra di castagne e mascarpone:

200 ml di birra alle castagne,
150 g di zucchero di canna,
100 g di mascarpone,
100 g di farina 00,
60 g di farina di castagne,
25 g di cacao amaro,
2 uova,
1 cucchiaino di lievito per dolci.

Accendere il forno a 180°C. Montare lo zucchero con il mascarpone, unire le uova continuando a montare con le fruste, unire poco per volta le farine setacciate, il cacao e la birra, aggiungere il lievito setacciato e mescolare bene. Cuocere nel forno caldo per circa 1 ora. Lasciare raffreddare.

per la glassa:

50 g di mascarpone,
40 g di confettura di castagne,
1 cucchiaio di birra alle castagne.

Mescolare bene tutti gli ingredienti con un cucchiaio e spalmare sulla torta fredda. Cospargere con poco cacao.


Note: ho usato uno stampo di silicone a ciambella.
In alternativa alla birra di marroni si può usare una birra scura.



Questo NON è un post a pagamento.

venerdì 15 novembre 2013

Torta di castagne con pere volpine per MTC


Questo mese all'MTChallenge ne vedremo delle belle, tema quasi libero tutto centrato sulla castagna. 
Io amo le castagne, mi piacciono moltissimo in tutte le versioni, le mie preferite, però, sono arrostite, semplici semplici, con un bel bicchiere di cagnina giovane di Romagna, un vino novello dolce che ci sta benissimo. Non è stato semplice trattenermi dall'arrostirle per cucinarle.
Serena ha davvero scatenato la fantasia di tutti ma anche tanti ricordi.
Nel giardino di mia nonna, sopra Varese, c'era un castagno secolare enorme e tanti boschi in cui passeggiare, le sue marmellate di castagne erano favolose e, adesso lo so, fatte con tanto amore, con tutto il tempo che ci vuole per pelarle e pulirle! Ma anche qui in Romagna le castagne non mancano, anzi, l'Appennino è ricco di castagni (famosi i marroni di Marradi, comune in provincia di Firenze ma al confine con la provincia di Ravenna). Da bambina andavo con tutta la famiglia a raccoglierle, ci riempivamo di freddo e di fango ma eravamo tutti felici di andare per boschi, negli anni '70 ci si facevano meno problemi di oggi, credo  :-D
Le pere volpine sono una varietà piccola e duretta che dà il suo massimo cotta nel vino rosso, le ho prese ad una sagra sull'Appennino che celebra tutti i frutti antichi e dimenticati come questo, meno belli, forse, ma molto ricchi di gusto.


Torta di castagne con pere volpine e salsa di cachi:

150 g di castagne lessate in purea,
80 g di castagne lessate in pezzi,
70 g di farina di castagne,
150 g di zucchero,
100 g di burro,
50 g di farina 00,
50 g di cioccolato al latte,
9 pere volpine,
2 uova,
1 cucchiaio di miele di castagno,
1 cucchiaino di lievito per dolci,
un pizzico di sale.

Lavare le pere volpine, pulire la parte inferiore e lessare con la buccia per circa 20 minuti, scolarle e pelarle lasciandole intere con un pochino di buccia vicino al picciolo.
Sciacquare le castagne, incidere la buccia con un taglio a croce sulla parte appuntita, lessare per circa 30-40 minuti, sbucciare le castagne ancora calde. Tenere da parte 80 g di castagne a pezzi e 150 g da schiacciare creando una purea.
Sciogliere il burro insieme al cioccolato al latte (al microonde o a bagnomaria). Montare le uova con lo zucchero, unire il burro con il cioccolato, unire le farine poco per volta e poi tutti gli altri ingredienti tenendo per ultime le castagne a pezzi, mescolare con un cucchiaio.
Versare nello stampo rivestito di carta forno, affondare le pere nell'impasto in modo regolare (ho usato uno stampo quadrato e tre file da tre pere).
Cuocere in forno già caldo a 180°C per circa 30 minuti. Lasciare raffreddare. Tagliare in 9 pezzi rifilando i bordi.

Per la salsa:
2 cachi maturi,
5 cucchiai di zucchero.
Sbucciare i cachi e unire la polpa allo zucchero,  cuocere su fuoco basso per pochi minuti, passare al setaccio e lasciare raffreddare.




La Festa dei Frutti Dimenticati è a Casola Valsenio a metà ottobre:


castagne e vin brulé:


giovedì 7 novembre 2013

Crescione alla zucca con Sbrinz e Gruyère per la Swiss Cheese Parade


Il tema del contest dei Formaggi Svizzeri è lo street food e qua in Romagna lo street food è sinonimo di piadina e di crescione, la sua versione ripiena. Ho scelto il crescione perché in questa stagione non faccio a meno della zucca e con i formaggi che si fondono nel ripieno caldo e cremoso questo cibo non mi sembra povero ma ricco di sapore e colore! Inoltre il profumo del rosmarino appaga anche l'olfatto  :-)
Con questa ricetta partecipo al contest Sweet Cheese Parade di Peperoni e Patate.


Impasto della piadina e del crescione:

500 g di farina per piadina o 00,
100 g di strutto,
due cucchiaini di sale,
200 ml di latte tiepido,
una bustina di lievito per torte salate,
acqua (poca),
un rametto di rosmarino.


Ripieno alla zucca, patate e formaggi:

250 g di zucca (peso da cotta),
200 g di patate lessate,
50 g di Sbrinz,
50 g di Gruyère,
sale,
pepe,
olio evo,
rosmarino.

Pulire il rosmarino e tritare le foglie. Versare la farina in una capiente ciotola o direttamente sulla spianatoia di legno, aggiungere lo strutto a fiocchetti, il sale, il lievito, il rosmarino tritato e il latte. Amalgamare bene e aggiungere  acqua quanto basta (poca) per ottenere un impasto morbido ma sodo e non appiccicoso. Lavorare un po' sulla spianatoia e lasciare riposare due o tre ore avvolto nella pellicola trasparente.
(Per fare le piadine formare delle palline di circa 150 g circa e stenderle in dischi da cuocere sul tipico testo o, in mancanza, su una padella antiaderente dal fondo piatto scaldata sul fuoco. Girare la piadina con una forchetta e rivoltarla per completare la cottura su entrambi i lati, sorvegliare per non bruciare o seccare l'impasto).

Per il ripieno dei crescioni cuocere la zucca tagliata a dadini con olio evo e rosmarino in forno caldo a 200°C per circa 40 minuti. Una volta cotta lasciare raffreddare, eliminare i liquidi di cottura e asciugare leggermente con carta assorbente, unire le patate e schiacciare con una forchetta, aggiustare con sale e pepe e aggiungere i formaggi grattugiati con i fori grossi della grattugia.
Per i crescioni dividere l'impasto in palline di circa 150-180 g, stendere la pasta in dischi abbastanza sottili, versare un po' di ripieno su metà disco, richiudere a mezzaluna e sigillare i bordi premendo con una forchetta. Cuocere entrambi i lati e infine anche il fondo tenendo il crescione in verticale sulla padella. Servire caldi.





martedì 5 novembre 2013

Gli alberi e i fiori dei miei viaggi

Mi piace molto il gioco di Monica di Viaggi e Baci che ci invita a riguardare tutte le nostre foto e a pubblicare ogni mese quelle più adatte al tema scelto
Come sempre è difficile scegliere, ma solo tre saranno le prescelte. Ecco le mie:


Le radici gigantesche si impadroniscono dei templi abbandonati di Angkor in Cambogia.
I templi sono stati per la maggior parte restaurati e liberati dalla vegetazione (anche se è sempre molto rigogliosa) ma quello di Ta Prohm è stato lasciato come quando è stato riscoperto, immaginate la meraviglia dei primi visitatori dopo secoli di oblio. Il fascino di questi posti è immenso, un viaggio che consiglio a tutti!


Questo albero gigantesco è quello che ci dona gli anacardi, quei deliziosi snack da aperitivo. Proprio un anno fa stavamo partendo per il Brasile e quanto vorrei ripartire... :-D


Finiamo in bellezza con un'orchidea ma questa volta molto più vicina, si trova sulle mie amate Dolomiti, un'orchidea maculata bellissima e selvatica che allieta le passeggiate degli escursionisti tra i meravigliosi boschi di montagna. Amo la montagna d'estate.
A presto!

sabato 2 novembre 2013

Pan dei morti


Torno alla tradizione con questi dolci lombardi, anche per onorare le mie origini milanesi per parte materna. Ho preso la ricetta da Shake and Bake e ho dimezzato le dosi. 
Sono dolci morbidi e speziati, ricchi ma sobri, provateli.

Pan dei morti
(Shake and Bake)

60 g di biscotti secchi,
50 g di amaretti (io non li avevo e ho usato 110 di biscotti),
100 g di farina 00,
70 g di zucchero,
2 albumi,
20 g di uvetta,
15 g di cacao,
1,5 g di lievito per dolci (la punta di un cucchiaino),
1/2 cucchiaino di cannella in polvere,
2 o 3 fichi secchi,
6 o 7 mandorle,
un pizzico di sale.

Mettere in ammollo l'uvetta. Tritare i biscotti, unire la farina e gli ingredienti secchi,  amalgamare con gli albumi, tagliare a pezzetti i fichi e le mandorle, lavorare il tutto (se serve unire un po' di acqua dell'uvetta).
Lasciare riposare 10 minuti. formare un cilindro di impasto e tagliare dei dicìschi di circa 4-5 mm di spessore, dare una forma ovale e sistemare sulla teglia del forno ricoperta di carta forno,
Cuocere in forno già caldo a 200°C per circa 10 minuti.




mercoledì 30 ottobre 2013

Monsters cake pops



Ed eccoci all'ultimo appuntamento con i dolcetti mostruosi ma simpatici, spero che vi siano piaciuti e vi abbiano dato un po' di spunti carini. Io ho preso ispirazione da qui e da qui.
Ho tagliato della garza sterile per decorare le mummie, ve lo consiglio, l'effetto sarà più curato.
Per gli occhi, non trovando i confettini di cioccolato colorati, li ho recuperati da uno yogurt per bimbi, un po' di inventiva ci vuole!
Con questi dolcetti partecipo al concorso di "Un'americana in cucina": "Dolcetto o scherzetto?"

Cake pops:

avanzi di torta, pan di Spagna o muffins (anche al cioccolato),
formaggio morbido (mascarpone o spalmabile),
crema di nocciole e cioccolato (Nutella),
cioccolato bianco o cioccolato fondente,
gocce di cioccolato fondente,
confettini di cioccolato colorati, 
pennarello nero per alimenti.
Sbriciolate la torta e mescolate con un poco di nutella e di formaggio morbido, formare delle palline, sciogliere un poco di cioccolato bianco, sporcare la punta degli stecchini nel cioccolato fuso, infilare questa parte nelle palline e lasciarle in frigo un paio d'ore. Sciogliere circa 100 g di cioccolato (bianco o fondente a seconda del colore voluto) rivestire le palline con il cioccolato fuso (ma non troppo caldo) tenendole con lo stecchino, fissare gli occhi sulla pallina, lasciare asciugare.

Per le mummie lasciare raffreddare le palline dopo il primo strato di cioccolato, poi sciogliere altro cioccolato bianco e farlo colare a fili sulla pallina facendola ruotare creando l'effetto bende.

Per i pipistrelli disegnare le ali su un foglio di carta, coprire con un foglio di carta forno e colare il cioccolato fuso con l'aiuto di un cornetto di carta o di un sac a poche con bocchetta sottile seguendo il disegno delle ali, farne diverse paia e lasciare asciugare.
Fissare le ali sul cake pop ricoperto di cioccolato fuso, fissare le corna (delle gocce di cioccolato) e fissare gli occhi, lasciare asciugare.



martedì 29 ottobre 2013

Biscottini e meringhette... mostruosi!


Ed eccoci al secondo appuntamento coi dolcetti "mostruosi". Girando sul web e su Pinterest (quando ci capito non mi fermo più...) ho trovato tante idee carine che ho dovuto riprodurre, come queste "dita di strega", non sono una novità ma l'effetto è sempre impressionante se si usa un po' di confettura di ciliegie, non vi pare?
Con la frolla al cacao e la glassa ho fatto dei biscottini decorati ma gatti neri e pipistrelli non possono mancare.
Infine meringhette a forma di fantasmini e ossicini per completare l'allegro quadretto.
Ma non è finita, domani altri dolcetti in tema.



Dita di strega:

per la frolla:
110 g di farina 00,
50 g di burro,
50 g di zucchero,
1 tuorlo,
un pizzico di sale,
per decorare:
mandorle pelate,
confettura di ciliegie o lamponi.
Preparare una frolla lavorando brevemente tutti gli ingredienti, formare una palla, avvolgere con pellicola alimentare e conservare un'oretta in frigo. Formare dei cilindretti, modellare a forma di dito e creare dei leggeri solchi con un coltello, sistemare delle mandorle pelate come unghie e infornare a 180°C per circa 20 minuti. Quando saranno fredde decorare con confettura di ciliegie o lamponi.

Frolla al cacao:

100 g di farina 00,
50 g di burro,
50 g di zucchero,
15 g di cacao,
un pizzico di sale.
Preparare una frolla lavorando brevemente tutti gli ingredienti, formare una palla, avvolgere con pellicola alimentare e conservare un'oretta in frigo. Dopo avere formato i biscotti cuocere in forno a 180°C per circa 20 minuti.
Decorare con glassa di zucchero a velo e albume e con pennarelli alimentari.


Meringhette:

50 g di albumi,
100 g di zucchero a velo.
(O pesate i vostri albumi e poi pesate il doppio del peso degli albumi in zucchero a velo)

Montare a neve gli albumi e unire poco per volta lo zucchero, montare la meringa ben ferma e con l'aiuto di un sac a poche formare i fantasmini e le ossa di meringa. Cuocere in forno a 50-60°C per circa 2 ore o più a seconda delle dimensioni.
Con un pennarello alimentare o del cioccolato fuso disegnare gli occhi ai fantasmini.



lunedì 28 ottobre 2013

Halloween cupcakes


Halloween non è una festa della nostra tradizione, non amo i film dell'orrore e il genere gotico, tuttavia i dolcetti in stile horror-giocoso-ironico mi affascinano. In rete si trovano tantissime idee e mi sono divertita a creare qualcosa in stile, ultimamente gli zombie sono molto di moda, a me non piacciono, mi fanno sempre paura, forse mangiarne una mano finta può servire ad averne un po' meno  :-)
Ai prossimi giorni per altre idee.

Halloween cupcakes

150 g di farina,
120 g di zucchero,
30 g di cacao,
1/2 bustina di lievito per dolci,
2 uova,
120 ml di acqua,
60 g di olio di semi,
un pizzico di sale.

Setacciare insieme gli ingredienti secchi, unirli a quelli umidi, mescolare brevemente, versare l'impasto nei pirottini di carta o di silicone fino a circa 1 cm dal bordo e cuocere nel forno caldo a 180°C per circa 30 minuti. Lasciare raffreddare.


Ganache al cioccolato:

100 g di cioccolato fondente,
50 ml di panna fresca.
Tagliare a coltello il cioccolato, unire la panna e scaldare in un recipiente sopra un pentolino con acqua in leggera ebollizione senza far toccare l'acqua al recipente, sciogliere bene il cioccolato e amalgamare, lasciare intiepidire.
Per la ganache montata lasciare raffreddare e montare con una frusta.



Per i cupcakes ragnatela ricoprire i muffins con ganache morbida, disegnare una spirale partendo dal centro con della glassa (zucchero a velo e albume), con uno stecchino sottile (stuzzicadenti) partire dal centro verso l'esterno formando la ragnatela, lasciare raffreddare.
Creare dei ragnetti con del cioccolato fuso.

Per i cupcakes RIP, con un coltello formare dei piccoli solchi su un lato dei muffins, ricoprire tutta la superficie con uno strato di ganache montata, inserire nel solco le lapidi di pasta frolla con la scritta RIP di cioccolato fuso, cospargere con briciole di biscotti al cioccolato per l'effetto terra, volendo creare delle mani di pasta di zucchero, topini di plastica per completare.








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